Andrea Righettini, uno dei nostri atleti impegnati nel mondiali Uci xc, alcune domande ed alcune cuorisità, conosciamolo meglio insieme.
Ciao Andrea, internazionali d’Italia finiti , ultima gara in concomitanza con il tuo compleanno ed una medaglia d’argento al collo conquistata valevole per i campionati italiani team relay.
Un week end intenso, ce lo vuoi raccontare?
A Courmayeur è stato un weekend direi memorabile. Non solo per le gare ma dall’inizio alla fine della trasferta. Intanto era la prima trasferta con il mio amato California, mezzo che sognavo da anni, e solo per questo ero già al settimo cielo.
Il venerdì abbiamo corso i campionati italiani staffetta, tipologia di gara che io amo perchè unisce tutta la squadra verso un obbiettivo comune. Abbiamo corso tutti alla grande la nostra frazione e questo mi ha reso molto fiero e orgoglioso di me e dei miei compagni. Siamo riusciti a cogliere un ottimo argento.
Il giorno seguente ultima tappa degli internazionali d’Italia proprio il giorno del mio compleanno. Avrei voluto farmi un bel regalo ma purtroppo le gambe non giravano come volevo, probabilmente non ho recuperato al meglio dalle fatiche della staffetta, fatto sta che mi sentivo stanco e non molto brillante. Ho dato comunque tutto quello che avevo e ho chiuso al nono posto.
Ma la cosa che mi rimarrà più impressa di questa trasferta è senza dubbio la festa che abbiamo fatto dopo la gara assieme al mio team, a tutti i miei amici di questa grande famiglia della mtb e a tutte le persone che passavano di li. Bello .
Sport, lavoro e risultati sportivi di tutto rispetto, in tanti vorrebbero essere come te, in che modo riesci a gestire i tuoi allenamenti?
Beh diciamo che in questo periodo mi sto dedicando quasi al 100% alla bici, quindi non mi risulta molto difficile gestire gli allenamenti. Ho molto tempo a disposizione. Durante inverno, autunno e primavera lavoro quattro ore al mattino in fabbrica ma anche lì ho tutto il tempo di allenarmi nel pomeriggio. Anzi mi fa bene fare qualcosa di diverso in modo da non pensare solo alla bici.
Quante volte a settimana ti alleni?
In media sei volte a settimana.
Il recupero, questo sconosciuto, quanto è importante recuperare dopo una gara o un allenamento?
Molto importante. Soprattutto quando ci sono tante gare di seguito. Durante la settimana bisogna pensare prima a recuperare che ad allenarsi.
Segui un preparatore atletico o ti alleni a sensazione?
Un po’ tutte e due le cose dato che il mio preparatore sono io stesso.
Fai uscite anche in bici da corsa?
Si certo, una o due volte a settimana esco anche su strada. In inverno anche più volte a settimana. Ma preferisco di gran lunga i sentieri e le ruote grasse.
Quando hai iniziato a pedalare e che ricordo porti nel cuore?
A pedalare fino da quando avevo 5 anni.
In giro per il mio paesino. Le uniche cose che ricordo bene sono tutte le cadute e le botte che ho fatto assieme ai miei amici.
Quando ti sei avvicinato al mondo della mtb ed alle competizioni?
Attorno ai 10 anni con mio papà andavamo a vedere le gare e ogni tanto facevo quelle per i bambini. Poi un po’ più “seriamente” da esordiente primo anno.
Il ricordo della tua prima gara, ce lo vuoi raccontare?
La mia prima gara non me la ricordo di preciso. Mi ricordo bene la mia prima coppa italia con la rappresentativa del Trentino da esordiente primo anno, a Gorizia (stesso percorso dove 9 anni dopo avrei vinto il campionato italiano da under 23). Mi sentivo come se fossi ad un mondiale. Ero agitato, carico e gasato.
Non conoscevo quasi nessuno degli avversari. Però non so perché ma prima della gara pensavo di poter arrivare nei primi cinque. C’era una salita lunga e già a metà del primo giro mi trovavo “soltanto” attorno alla ventesima posizione ed ero già finito come un calzino.. durante la gara ero un po’ deluso ma nonostante ciò ho dato la morte fino al traguardo e quando ho tagliato il traguardo, 18esimo alla fine, non ero più deluso ma felice. Mi ricordo che non vedevo già l’ora di fare la prossima.
Stai disputando anche alcune gare di coppa del mondo, ci vuoi raccontare questa tua esperienza?
Le esperienze e emozioni che si provano in coppa del mondo sono indescrivibili. Si gareggia con tutti gli atleti più forti del mondo, su percorsi di alto livello e con tantissima gente a tifare a bordo pista.
Uno spettacolo. In questa stagione ho corso le prime due tappe e mi ritengo soddisfatto dei miei risultati. Considerando che parto dalle retrovie a causa dei pochi punti UCI che ho, sono un po’ penalizzato, quindi mi tocca superare tanti atleti e spendere troppe energie per riuscire ad arrivare nelle posizioni che contano.
A Nove Mesto ho chiuso 52esimo partendo con il 107, senza alcuni problemi tecnici avrei potuto fare anche meglio. Ad Albstadt partendo con il 102, sono riuscito a chiudere al 32esimo posto. Sono molto soddisfatto di quella gara. Ora mi aspettano le prossime due tappe che saranno rispettivamente ad Andorra il 2 luglio e a Lenzerheide il 9 luglio. Non vedo l’ora.
Come ti trovi con la tua Ktm Myroon ?
Bene, soprattutto dove c’è più salita e meno discesa tecnica. È leggera e reattiva.
E con la tua Ktm Scarp?
La bici migliore che io abbia mai usato. Mi fa andare più veloce in discesa e allo stesso tempo mi fa arrivare in fondo più riposato. Fondamentale per affrontare la salita seguente. Anche in salita va benissimo, soprattutto su quelle sconnesse o tecniche. 9 gare su 10 scelgo la scarp.
Quali tracciati prediligi?
Mi piacciono quelli dove si deve guidare nel bosco, con discese tecniche e naturali. Anche certi tracciati con salti e discese artificiali, se costruiti bene, mi piacciono. Diciamo che prediligo i percorsi dove ci si diverte girandoci dentro.
Parliamo degli attuali tracciati di xc, ti piacciono?
In generale sí dai, mi pare che stiano diventando sempre più tecnici e questo mi piace. Allo stesso tempo anche le bici continuano a migliorare quindi credo sia giusto alzare il livello.
Cosa vorresti cambiare?
Ma niente di che, forse l’assegnazione dei punti UCI alle gare internazionali. Invece che a seconda della gara, li assegnerei a seconda degli atleti che hanno partecipato e che eventualmente hai battuto.
Il tuo pregio?
La grinta, non mollo facilmente e sono molto positivo, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Ed il tuo difetto?
Ho troppa ansia prima delle gare, spesso non mi sento all’altezza di certe situazioni. A volte un po’ troppo impulsivo e mi scaldo facilmente.
Cosa ti piace fare nel tempo libero oltre a pedalare?
Stare con gli amici.
Un sogno nel cassetto.
Partecipare alle olimpiadi.
Grazie per l’intervista ed un grosso in bocca al lupo per la tua stagione e sempre full gas.
Crepi il lupo !!!